Il giardino come elemento terapeutico

Gran parte della popolazione mondiale vive nelle città, tendenza questa che per il futuro è  destinata a rafforzarsi. Un corto circuito tra l’uomo e la natura  che ha prodotto conseguenze negative sul nostro benessere .

Si stà quindi riaffermando la tendenza di progettare e costruire giardini e parchi all'interno delle città per favorire  un reincontro tra uomo e natura, riscoprendo un antico e prezioso legame. L’esigenza di creare giardini di questo tipo è riaffiorata sostanzialmente alla fine del novecento perchè, nonostante i notevoli risultati ottenuti dalla medicina  tecnica,  la componente psicologica connessa alla malattia riveste un ruolo fondamentale.

L’idea di giardino quale stemperante di tensioni e conflittualità, ha,in effetti, antiche radici: in Egitto già si progettavano giardini per pazienti afflitti da malattie mentali, e i giardini dei monasteri e delle abbazie dell’Europa medievale svolgevano anche una funzione rigeneratrice: Montecassino, Cluny, Monserrat ne sono significativi esempi.

Nelle aree urbane si possono recuperare e ricreare spazi che potremmo più in generale chiamare paesaggi terapeutici: aree naturali o seminaturali progettate in modo da consentire all'uomo contemporaneo di recuperare i legami con il proprio contesto ambientale e naturale, del resto ciascuno  di noi ha ancora presente la calma e l’energia interiore che può generare la visione di un prato o persino semplicemente innaffiare una pianta sul proprio terrazzo.

Il vivere per moltissime ore in ambienti chiusi, con illuminazione artificiale e rumori sgradevoli come il traffico, scarsa salubrità e scarsa bellezza intorno genera, lo sappiamo, conflittualità interne ed esterne. L’improvviso aprirsi di una porta sulla natura porta pace, armonia, sollievo. Ecco perchè il giardino, il verde, può diventare  elemento terapeutico. Che và inteso come un sistema complesso, articolato in spazi differenziati tra loro integrati, le cui connessioni sono rappresentate da percorsi che congiungono metodologicamente le diverse realtà. Il giardino terapeutico quindi rappresenta la risposta al bisogno strutturale delle persone di stare a contatto con la natura ed i processi naturali di crescita e rinnovamento, grazie anche alle specifiche proprietà elettromagnetiche delle piante. Un lungo studio ha permesso di scoprire che ogni pianta possiede proprie caratteristiche in grado di influenzare più o meno positivamente ogni organo del corpo umano.

Tutto questo è stato avvalorato anche  da uno studio in campo medico del Texas A &M College of Architecture, che ha intrapreso un decennale progetto di ricerca incentrato sulla relazione fra benessere ed ambiente  dimostrando, dati alla mano,   che i malati le cui stanze si affacciano sui muri di mattoni necessitano di una maggior quantità di analgesici e di tempi di recupero più lunghi rispetto a quelli che dal loro letto vedono un paesaggio naturale. Studi analoghi dimostrano che la luce solare e il contatto con il mondo naturale riducono il livello di ansia. Ciò che avviene , per esempio, anche attraverso l’uso del colore o la qualità urbana: Medellin in Colombia ne costituisce un esempio emblematico: il miglioramento della qualità degli spazi, dei servizi e delle interconnessioni tra le diverse aree della città, in pochi anni, ha decimato il tasso di criminalità .

Non è poco!

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